19 marzo. Festa del papà
Non solo zeppole, preghiamo San Giuseppe
Perché il 19 marzo è la festa del papà? Perché il 19 marzo si festeggia San Giuseppe, padre putativo di Gesù. Cosa significa “padre putativo”? Il padre putativo è il padre che non è realmente tale ma è considerato tale, dal latino putativus, dal latino putare, “credere”. Infatti il vero padre di Gesù è Dio, mentre San Giuseppe è il padre terreno di Gesù posto al fianco della Madonna per fare da padre al Signore, che aveva bisogno di un padre terreno: dalla festa del papà di Gesù si è passati alla festa del papà di tutti, alla festa della paternità.
Ci sono tanti modi per festeggiare questa festa in onore dei papà, uno di essi, per tradizione, è mangiare la cosiddetta “zeppola di San Giuseppe”, un tipico dolce napoletano.
Ma forse il modo più intelligente per festeggiare è pregare San Giuseppe. Santa Teresa d’Avila, dottore della Chiesa, diceva parole di grande speranza: «Vorrei persuadere tutti a farsi devoti di questo glorioso Santo, data la grande esperienza che ho dei favori ch’egli ottiene da Dio. Non ho mai conosciuto persona che gli fosse realmente devota e gli portasse un culto speciale senza vederla avanzare nella virtù, perché egli aiuta grandemente le anime che si raccomandano a lui. Sono già alcuni anni che nel giorno della sua festa gli chiedo una cosa e ogni volta mi vedo esaudita; e se la mia domanda non è del tutto retta, egli la corregge per il mio maggior bene. Chiedo soltanto, per amor di Dio, che chi non mi crede faccia la prova e vedrà per esperienza che gran cosa sia raccomandarsi a questo glorioso patriarca ed essergli devoti…»
prof. Eugenio Russomanno
Biblioteca scolastica d’Istituto