La festa della donna
UNA MIMOSA PER LEI
«Il perché della scelta di celebrare la Giornata internazionale o Festa della donna proprio l’8 marzo è piuttosto oscuro e come spesso avviene per le date che hanno un valore simbolico appartiene più alla leggenda che alla storia.»
Una serie di fatti dei primi decenni del Novecento fanno pensare alle origini della Giornata internazionale della donna ma nessuno di essi ha rapporto con l’8 marzo. Invece è piuttosto degno di nota che la prima grande manifestazione di donne avvenuta proprio l’8 marzo risale al 1914 in Germania, per la rivendicazione del diritto al voto, e un’altra altrettanto storica al 1917, organizzata dalle operaie di Pietroburgo per chiedere il ritorno dei ‘loro uomini’ dal fronte e pane.
Le donne italiane lo introdussero nel 1921, e nel ventennio fascista fu bandito ma non dimenticato; nel 1946 assunse carattere nazionale e in Italia si adottò la mimosa a simboleggiarlo. L’8 marzo ‘esplose’ negli anni Settanta: parità salariale, divorzio, riforma generale del diritto di famiglia, legalizzazione dell’aborto, libertà sessuale (come si vede, non fu tutto oro quello che luccicava) furono le battaglie principali di quest’epoca in cui sulla scena politica irruppe il movimento femminista, e cortei oceanici invasero le città imponendo una rivoluzione culturale. Questo enorme movimento nel 1977 ottenne il riconoscimento formale dell’ONU, con l’istituzione della Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e per la pace internazionale. Successivamente, via via che le disparità di genere andarono diminuendo, il senso politico di questa data sembrò smarrirsi, divenendo più ‘festa’ che giornata simbolo di lotta quale era stata in passato.
prof. Eugenio Russomanno
Biblioteca scolastica d’Istituto